Petronà
Sembrerebbe che il nome Petronà abbia preso origine dal suo significato, ovvero, “luogo di pietra” ma altra tradizione indicherebbe che il nome di Petron sia legato alla notorietà di un contadino di nome Pietro, presso il quale si recavano pastori e contadini della zona a comprare fieno e altri prodotti della terra.
Le sue origini risalirebbero, comunque, al 1504 .Territorio montano della Sila Piccola, posto ad un altitudine 889 m. s l. m. con circa 2.662 abitanti. Nell’odierno rione Valle ci furono i primi insediamenti abitativi di alcuni pastori provenienti dall’altopiano della Sila. Come si può notare dal dialetto locale, notevole influenza ebbe la lingua francese e le numerose contaminazioni che la popolazione ebbe con quella di origine normanna e angioina. Il paese fece parte del casale di Mesoraca di cui ne seguì le sorti sotto la dominazione dei Ruffo di Catanzaro fino al 1445. Successivamente divenne feudo di Antonio Centelles fino al 1465, della famiglia Caracciolo fino al 1550, degli Spinelli fino al 1584 e infine degli Altemps. L’ultimo feudatario fu Marco Sittico Altemps. Petronà fu istituito comune indipendente alla fine del Settecento. I suoi abitanti furono molto attivi nella partecipazione a sommosse popolari scoppiate a Soveria Mannelli contro i francesi mandati da Bonaparte e parteciparono alle sollevazioni contro i Borbone e alla lotta contro il brigantaggio. Anche nel periodo successivo all’Unità d’Italia numerosi furono i contrasti, sfociati anche in processi, tra filo-borbonici e progressisti liberali sostenitori della casa Savoia. Come luoghi religiosi ospita la chiesa matrice dei Santi Pietro e la chiesa di SS Salvatore Paolo, la chiesa della Madonna della Cona o Costantinopoli, e due palazzi storici: Palazzo Colosimo e la casa del Mutuo Soccorso. Le famiglie più rappresentative di Petronà erano i Capocasale, i Talarico, i Colosimo e i Rizzuti. Petronà è un centro di montagna, la cui economia si basa su attività agricole e sull’allevamento di ovini e caprini.
Gastronomia
Castagne e Vallani, Salumi e conserve sott’olio, Fave, Frittole, Gnocchi con le giallinelle, Scialatelli ai funghi porcini, Covatelli con i ceci, Melanzane ripiene, Pitta nchiusa.
Eventi
Fiera della Cona, Sagra delle caldarroste.