Corigliano Calabro
Corigliano è il sesto comune della regione per popolazione e il quinto per superficie. Era, probabilmente, l’antica Ausonia, oggi, ridente città di circa 40 mila abitanti, 210 m. s.l. m. Il territorio di Corigliano, sebbene si possa far risalire all’epoca medievale, fu probabilmente abitato in tempi assai remoti. A conferma che Corigliano era l’antica Ausonia, fu il ritrovamento di un sigillo impresso su due cornucopie recanti la scritta “Ausonia civitas Coriolaniensum”. L’età medievale rese Corigliano teatro di incursioni e vicende belliche; vi si susseguirono i Visigoti, gli Ostrogoti, i Bizantini, i Saraceni e i monaci basiliani. Roberto il Guiscardo fu colui che diede un’impronta notevole, ordinò, infatti, di edificare il fortilizio che rappresenta, oggi, l’elemento principale del patrimonio storico-artistico di Corigliano: il suggestivo Castello. Meno noto è invece il Castello di San Mauro. La dinastia normanna apportò a Corigliano un periodo di prosperità con una netta espansione territoriale, con l’edificazione di nuove chiese. Fu teatro anche di importanti migrazioni come quella degli Ebrei e quella degli Albanesi. I primi si dedicarono ad attività manifatturiere, commerciali e industriali dando vita a un fiorente mercato e a una consistente industria tessile e di tintoria, mentre i secondi fondarono molteplici centri abitati, tra cui Vaccarizzo, Santa Sofia, San Cosmo, Macchia, San Demetrio ecc. Note famiglie si avvicendarono nella città jonica: i Sanseverino, i Ruffo, i Saluzzo e, infine, i Compagna; ciascuna di queste apportò modifiche sia nei sistemi viari che in quelli architettonici.
Rientra nel territorio di Corigliano la località di Schiavonea, oggi meta turistica, un tempo denominata la marina del Cupo e fu, nel Cinquecento, un importante crocevia per la commercializzazione degli alimenti, nello specifico dell’olio, la cui produzione, insieme a quella degli agrumi ha rappresentato e rappresenta la città di Corigliano. Schiavonea, però, viene ricordata per il noto Santuario della Madonna Nera di Schiavonea. Il percorso storico – artistico di Corigliano si snoda fra diverse chiese e il succitato castello che si eleva al di sopra della città. Fra queste, la chiesa di Santa Maria Maggiore, quella dei santi Pietro e Paolo, chiesa di Sant’Antonio o dei padri Liguorini, chiesa di Santa Chiara, chiesa di San Francesco di Paola.
Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli.
Gastronomia
Clementine, Pesce azzurro, Alici arriganate, Baccalà e patate, Rosamarina, Maccaruni cu sugu, Miele di fichi, Gurpinelle.
Luoghi da visitare
Castello ducale, Porta di Prando, Ponte Canale, Castello di San Mauro.
Esperienze e mestieri
Lavorazione della liquirizia (Azienda Liquirgam)
Eventi
Festa della Madonna della neve
Personaggi
Beato Angelo, Vincenzo Padula