Nei giorni della Milano Design Week, dal 4 al 12 settembre, sono state 57mila le persone che hanno visitato la Triennale di Milano, l’hub in città del supersalone, cioè dell’edizione speciale del Salone del Mobile che si è appena conclusa. “Una straordinaria presenza di pubblico, sia italiano sia internazionale” l’ha definita Stefano Boeri, presidente di Triennale e anche curatore del supersalone.
“Triennale conferma così il suo ruolo centrale nel sistema del design” ha spiegato, un ruolo ulteriormente “rafforzato dalla sinergica collaborazione sviluppata con il Salone del Mobile.Milano e confluita nella mostra il Salone / la Città curata da Mario Piazza”. “La possibilità di ripercorrere la storia del design italiano attraverso il nostro Museo e di confrontarsi con la grandezza di Maestri quali Mari, Magistretti e Mollino – ha aggiunto – è stata un momento unico, che il pubblico ha ampiamente apprezzato”. Oltre al Museo del Design Italiano, il pubblico ha potuto visitare 6 mostre: il Salone / la Città (realizzata in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano e prorogata al 19 settembre), Carlo Mollino.
Allusioni Iperformali (fino al 7 novembre), Fittile (in collaborazione con Fondazione Cologni, fino al 31 ottobre); oltre alla collettiva Les Citoyens, in partenariato con la Fondation Cartier di Parigi, e alle due retrospettive dedicate a Enzo Mari e a Vico Magistretti, che chiudono oggi. Alle mostre si sono aggiunti anche gli appuntamenti di Triennale Estate, che tutti i giorni hanno riempito il Giardino dell’istituzione, e la performance – sold out – del coreografo francese Boris Charmatz 20 danzatori per il XX secolo e oltre – proposta da Triennale insieme a Fondation Cartier nell’ambito delle Soirées Nomades per la mostra Les Citoyens lo scorso 10 settembre negli spazi del Palazzo dell’Arte.