Il Parco Nazionale della Sila ha un obiettivo ambizioso: diventare Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Le caratteristiche ci sono tutte del resto. Basta solo pensare allo splendore delle risorse naturali che compongono la Sila per capire che questo importantissimo riconoscimento delle Nazioni Unite si addice alla montagna calabrese. Su questo percorso molto sta facendo tutta la dirigenza del Parco Nazionale della Sila con in testa il commissario straordinario dell’ente Sonia Ferrari.

«Arriveranno gli esperti dell’Unesco – ci racconta – che faranno le verifiche sul campo ai nostri beni naturalistici e alle loro caratteristiche. Parleranno con chi vive il Parco e la Sila ogni giorno per capirne l’importanza».

Spiega ancora la Ferrari che: «Se dovesse arrivare il riconoscimento Unesco, questo porterà molti risvolti positivi su tutto il nostro territorio. Basti pensare che già la sola candidatura ha avuto dei grandi meriti mettendo insieme tutti gli interessi e tutti i protagonisti del territorio silano. Tutti i soggetti coinvolti credono in questa enorme possibilità. Noi ci auguriamo di riuscire nonostante le difficoltà del caso, nonostante la concorrenza che c’è, noi ci crediamo».

A sostenere la candidatura del Parco Nazionale della Sila per entrare nella “World heritage list”, la lista di luoghi o beni culturali considerati Patrimonio dell’Umanità, esiste un progetto che si chiama “Sila Storytelling” messo in atto da Officine delle Idee. Grazie a Sila Storytelling, infatti, i visitatori sono protagonisti nel racconto della loro visita nel Parco descrivendo le proprie esperienze e le emozioni provate durante un soggiorno all’interno dell’area protetta spiegando cosa li ha colpiti e quello che magari li ha spinti a tornare. Attraverso il sito dedicato al progetto, alla mail, ai vari social network è possibile lasciar traccia del proprio passaggio in questi luoghi bellissimi.

«Il progetto di Sila Storytelling – spiega Sonia Ferrari – è molto importante per il nostro turismo esperienziale. Diventa fondamentale proprio perché è uno strumento di comunicazione nuovo per raccontare il nostro Parco e lo fa attraverso chi lo visita».

Il sito www.silastorytelling.it farà da centro di raccolta delle esperienze, da “libro” del XXI secolo, e tutti i racconti, i resoconti e le storie inviate resteranno nell’archivio del Parco Nazionale della Sila.

Francesco Cangemi

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