Eccoci con un nuovo romanzo!

Questa volta vi racconto un bel giallo dal titolo La signora del martedì di Massimo Carlotto: scrittore, drammaturgo, giornalista, fumettista e sceneggiatore italiano.


È di dominio pubblico l’episodio di cronaca nera che l’ha riguardato tra gli anni settanta e novanta quando era ancora un giovane studente, ma questo a noi non interessa perché è la sua capacità di scrittura ed i sentimenti che trasmette che ci piacciono.

Passiamo piuttosto, come di consueto, alla trama del libro.

Tre personaggi che la vita ha maltrattato. Bonamente Fanzago, attore porno dal nome improbabile che un ictus ha messo in panchina e che assiste angosciato all’ascesa dei giovani concorrenti. Tiene duro aspettando che ogni martedì una donna affascinante dal passato misteriosi paghi i suoi servizi  da gigolò alla pensione Lisbona, un alberghetto poco frequentato dove il proprietario, il signor Alfredo, vive la sua condizione di travestito nascondendosi da un ambiente ipocrita e perbenista. Non sono eroi senza macchia, né paura, hanno debolezze, hanno commesso errori e a colte azioni riprovevoli.

Ma soprattutto aspirano ad amore e rispetto. Quando un imprevisto darà il via a una girandola di effetti collaterali, per i nostri tre personaggi diventerà questione di vita o di morte scavare dentro di sé e nel proprio passato, per trovare le risorse necessarie a tirarsi fuori dai guai.

È stata una lettura decisamente affascinante. Non nascondo di esser diventata paonazza in viso leggendo alcuni passaggi, specie nelle prime pagine, del resto in prima battuta è di un attore porno che si legge. Ma andando avanti tutto si evolve, gli ambienti si attenuano e quelle che apparentemente sembravano “scene-oscene” si trasformano in sentimenti, perché è di questo che siamo fatti tutti, no?!

Questo romanzo racconta di un attore porno, di un travestito e di una donna misteriosa con un passato torbido. Che cosa hanno in comune questi tre personaggi? La redenzione. La necessità di dimenticare un passato che ha segnato inesorabilmente le loro esistenze: la necessità di andare oltre una società che non perdona, anche quando non c’è nulla da farsi perdonare.

La parola chiave di questo romanzo è pregiudizio.

Non leggete questo libro come un giallo, poiché dietro un “omicidio” si celano infinite sfaccettature delle emozioni umane.

Questo libro si divora.

Al prossimo racconto!

Autore: Massimo Carlotto | Casa editrice: Edizioni e/o | Anno di pubblicazione: 2020

Author