Comunque devo dire che sono d’accordo con mia moglie, quando bisogna scegliere un albergo dobbiamo chiedere che tipo di colazione viene offerta.
Lo so che per qualcuno sembra un’esagerazione, ma per chi come me va in vacanza per pochi giorni all’anno, come si comincia la mattina ha un valore imprescindibile.
E quest’anno nonostante abbia trascorso solo pochi giorni in Sila sono stato costretto a dormire in due posti differenti distanti qualche chilometro.
Primo albergo, bello e accogliente, la colazione proposta: fette biscottate, marmellata in vaschette di produzione industriale, croissant chissà di quale marca, Nutella, succo di arancia industriale, latte a lunga conservazione.
In Sila il latte a lunga conservazione? Ho chiesto all’albergatore mi scusi fuori ci sono migliaia di mucche che pascolano e voi mi fate bere il latte a lunga conservazione?
Abbiamo preso armi e bagagli e ci siamo trasferiti subito.
Pochi chilometri percorsi in auto ed ecco un altro albergo, anche questo bello e accogliente, e arriviamo alla colazione: fette di pane casareccio, marmellate fatte in casa, burro artigianale, spremuta di arance di Corigliano, latte fresco della centrale del latte, e soprattutto la pitta ‘mpigliata. La pitta ‘mpigliata impossibile da spiegare in poche parole la sua bontà un dolce buonissimo con noci, uva passa, miele, una cosa meravigliosa!
Devo dire c’era pure una frittata, della soppressata e del caciocavallo… ma io sono siculo e faccio una colazione tradizionale all’italiana.
Comunque abbiamo cominciato la colazione alle 9 e abbiamo finito alle 11,00.
Che bellezza la Sila. Paesaggi infiniti, accoglienza, buona cucina, un vero e proprio tesoro ancora tutto da scoprire.
Dimenticavo, sulla strada del ritorno abbiamo portato al primo albergo una cesta con i prodotti che abbiamo mangiato a colazione giusto per “dare il buon esempio”.
La colazione perfetta …chi ben comincia…