Eccoci!
Oggi parleremo di un romanzo che continua a cavalcare le classifiche dalla sua pubblicazione (maggio 2019): “I leoni di Sicilia”.
Diamo uno sguardo alla trama riportata nella copertina.
“Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.
Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.”
Le mie impressioni su questo romanzo partiranno in modo differente, ovvero dalla definizione (fonte Wikipedia) della parola chiave di questo libro: resilienza. Questa bellissima parola può indicare:
- la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi (ecco la Famiglia Floria ha subito nel corso di un secolo di storia infiniti urti senza mai rompersi anzi rafforzando a ogni colpo le proprie capacità e la forza di rialzarsi e combattere più energica di prima);
- oppure in psicologia, è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità che la vita offre senza alienare la propria identità (ed è quello che i Florio hanno fatto! Hanno colto tutte le opportunità che la vita che ha offerto, cogliendole anche laddove non si fossero palesate. Non si sono mai arresi e non hanno mai abbandonato le proprie origini, anzi hanno sfruttato la propria identità, il proprio passato, per creare il futuro).
Credo che la profondità della storia di una delle “Famiglie” più potenti della Sicilia sia racchiusa in questa parola. La Auci racconta un secolo di storia in modo leggero, senza appesantire le pagine che scorrono veloci tra le dita e senza tralasciare niente: sofferenze, lotte, determinazione.
A bordo di quello schifazzo chiamato San Francesco di Paola (a me caro e ricorrente nel libro. San Francesco di Paola è il patrono della Calabria, forse per questo il legame con la mia terra è sempre più forte leggendo queste pagine) partono da Bagnara Calabra alla volta di Palermo. Parte tutto da li, da una barca, da una piccola bottega di spezie, dalla lotta, dalla determinazione. Con il sudore una semplice bottega di spezie si trasforma in un impero.
Ho letto questo libro in riva al mare, e spero che anche voi possiate leggerlo così. Perché cullato dal rumore delle onde e avvolto dalla salsedine riesci a respirare a pieni polmoni i profumi di Palermo. Ho sentito tanto tra queste pagine, la mia Calabria (specie attraverso la figura di San Francesco di Paola), ma anche l’orgoglio e la testardaggine di un Sud che da sempre combatte e resiste.
Leggetelo vicino alla riva del mare, chiudete gli occhi mentre le onde si muovono e immaginatevi lì. Io ad occhi chiusi ho visto la tonnara, ho sentito il sapore del tonno sott’olio, quello che mio padre pescava e mia madre pazientemente conservava.
Da libraia ringrazio l’autrice per questo gioiello che ho consigliato e continuerò a farlo. Da lettrice, invece, la ringrazio per avermi ricordato tanto, soprattutto “la sensazione di libertà che un bagno al mare, di notte, può regalare”.
Buon viaggio a tutti!
Ester
Autore: Stefania Auci | Casa editrice: Editrice Nord | Anno di pubblicazione: 2019