“Voglio che sia impetuosa e aggressiva, perché questo costringe la gente a prestare attenzione”: così definisce la sua arte Bruce Nauman, una delle figure più significative e radicali del contemporaneo e Leone d’oro alla Biennale di Venezia nel 2009, protagonista della mostra a Punta della Dogana, a Venezia, dal 23 maggio al 9 gennaio 2022.
L’esposizione, intitolata “Bruce Nauman: Contrapposto Studies”, curata da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, in uno dei due spazi lagunari della Fondazione Pinault – Palazzo Grassi è chiuso per una serie di restauri – richiede proprio attenzione al visitatore, domanda disponibilità ad entrare a tutto tondo in quel processo di coinvolgimento portato avanti da oltre 50 anni dall’artista americano con opere che procedono per suoni, performance ed immagini di azioni all’interno dello spazio dello studio, inteso come “campo di sperimentazione”.
Pensata non come una retrospettiva ma un unicum – come hanno sottolineato i curatori – la mostra ha al centro il corpo, il suo movimento in spazi definiti, sulla base del “contrapposto”, cioè della postura del corpo umano quando si poggia su una gamba sola, elemento della scultura greca e divenuto una delle caratteristiche dell’arte rinascimentale.