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Mi sono affacciato dal centro di Matera e ho visto il mondo. Sì il mondo. Avvicinarsi alla balaustra che c’è nel centro cittadino e osservare il Parco della Murgia materana ti mette in pace. Anche un po’ di vertigini se sei un fifone come ma, a onor del vero, bisogna dire che ti passa presto. Appena sono arrivato a Matera con la mia fidanzata, ci siamo abbracciati davanti a questo panorama. Avevamo ancora le valigie in mano ma siamo rimasti rapiti da questo spettacolo. Mi sono fatto forza e, vincendo la paura del vuoto, ho guardato in basso, su sua indicazione, per vedere gli splendidi sentieri. Arrivati in camera, un altro spettacolo. Le camere incastonate nei sassi sono qualcosa che toglie il fiato. E che educazione i titolari del b&b. La mia esperienza a Matera è fatta di visite e tanto cammino. Ma tanto cammino. Arrivare dal centro storico al Parco dei sassi non è semplice. Ma devo dire che ne è valsa la pena. Ci siamo ritrovati lì in tarda mattinata. Abbiamo deciso di proseguire questo percorso senza una guida e ci siamo divertiti molto a scendere fin dove me la sentivo. La mia fidanzata no, lei è decisamente più coraggiosa di me nell’arrampicarsi e nel scendere verso i dirupi. Alla fine, risaliti, ho guardato Matera dal mio punto d’osservazione e mi sono sentito il re del mondo!

Il francese David Diop, con “Fratelli d’anima”, pubblicato da Neri Pozza e tradotto da Giovanni Bogliolo, è il vincitore del Premio Strega Europeo 2019, con 11 voti sui 22 espressi. La sesta edizione del Premio è stata dedicata alla memoria di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista radiofonico di Trento ucciso a Strasburgo nell’attentato dell’11 dicembre scorso.

La copertina del libro vincitore dello Strega europeo

“Inseguo le mie passioni: il giornalismo e l’Europa. Vorrei che i giovani come me lo capissero. Mai come oggi un’Europa unita è cruciale e mai come oggi siamo a un passo dal distruggerla” aveva scritto Megalizzi. Alla cerimonia di premiazione, al Circolo dei lettori di Torino nell’ambito della rassegna Salone Off, erano presenti i familiari di Antonio Megalizzi, Anna Maria Cutrupi e Federica Megalizzi, e Luana Moresco, a cui Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha consegnato la targa dedicata ad Antonio.

Consegnando a David Diop l’assegno di 3000 euro, Giovanni Solimine, presidente del Premio Strega, ha dichiarato: “Mai come quest’anno l’Europa è al centro del dibattito pubblico e della lotta politica. Non si discute abbastanza, invece, dello spazio culturale europeo, di una secolare circolazione delle idee nel vecchio Continente, delle relazioni che tengono insieme i contesti di una ricca e diversificata produzione letteraria. Proprio per valorizzare tutto questo abbiamo istituito il Premio Strega Europeo”.

La Bur spegne settanta candeline. Un grande evento che viene celebrato da tutto il mondo dell’editoria. Il tascabile è la cartina di tornasole della libertà di un Paese.E’ la fotografia che viene fuori dalla tavola rotonda dedicata ai 70 anni della Biblioteca Universale Rizzoli-Bur, festeggiata al Salone del Libro di Torino dove è arrivato anche un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Con la nascita del tascabile, come si chiamava allora, il libro cessava di essere per molti cittadini oggetto inaccessibile, da custodire gelosamente negli scaffali delle biblioteche o del salotto di casa. Il prezzo, le dimensioni, la copertina morbida, l’ampio numero di titoli e di autori disponibili resero il tascabile un formidabile veicolo del sapere, scientifico e letterario, attirando alla lettura un numero sempre più ampio di persone, specialmente tra i giovani” afferma il Presidente Mattarella nella sua lettera inviata al direttore generale di Rizzoli, Massimo Turchetta, letta da Beppe Severgnini.

Che meravigliosa miscellanea è Matera! Arrivi in piazza Vittorio e si possono ascoltare una infinità di lingue. Ma non parlo soltanto dei tanti stranieri che vengono a visitarla in questo 2019. Mi riferisco soprattutto ai dialetti che si ascoltano da queste parti. È l’emblema di un Sud meraviglioso: c’è il dialetto pugliese, quello campano. Un mix che fa una simpatia incredibile soprattutto quando ti siedi a tavola con loro e mangi le loro gustosissime pietanze. Che bella questa visita a Matera!

Dopo 15 appuntamenti e 6 mesi di selezioni per 91 scrittori, sabato 11 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, all 17 all’Arena Piemonte, è in programma la finale di “Incipit Offresi”, il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione Ecm – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte.
Guidati da Neri Marcorè, i sei finalisti che hanno superato le selezioni nelle biblioteche e vinto le semifinali, si sfideranno a colpi di “incipit” presentando in 60 secondi la propria idea di libro
con l’obiettivo di catturare l’attenzione della giuria tecnica e del pubblico e aggiudicarsi uno dei premi in palio. I nomi dei sei finalisti: Elena Ascione, Silvia Robutti, Marco Volpatto, Gianluca
Orru, Cecilia Ventigeno, Alessandro Cerutti.

Moderano gli attori di B-Teatro (associazione culturale torinese attiva nell’ambito dell’improvvisazione teatrale) che hanno condotto tutte le tappe di Incipit e daranno vita ad un vero e proprio spettacolo di intrattenimento. Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Ecm – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della casa editrice Archimedebooks di Settimo Torinese, della Scuola del Libro di Roma e della Scuola Holden di Torino con la sponsorizzazione di NovaCoop.
Giunto quest’anno alla sua quarta edizione, “Incipit Offresi” è un format a tappe: 15 appuntamenti, da dicembre 2018 a maggio 2019, che si svolgeranno all’interno delle biblioteche. Qui gli autori presenteranno i propri incipit in 60 secondi, lasciando poi la parola alla giuria tecnica degli editori e a quella del pubblico.

“Incipit Offresi” è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea. “Incipit Offresi” è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro.

Potrà sembrare una sciocchezza ma la cosa che mi ha colpito di Matera è il numero di Parchi verdi presenti in città. Certo, lo so che non è proprio la prima cosa che dovrebbe rimanerti all’occhio quando vai in una Capitale Unesco ma onestamente mi ha fatto pensare a quanta cura e a quanta attenzione sia stata messa per questo aspetto. Basta visitare il Parco Lanera, o quello di Bosco Serra oppure quello vicino al Castello che resta il mio preferito. Ecco, il ricordo che ho di Matera è questo suo essere polmone verde.

Sfatiamo subito un mito: basta con questa storia di Matera Capitale della cultura europea. No, non sono impazzita. È che voglio sottolineare quanto Matera, durante la mia visita, sia stata anche capitale del divertimento notturno! Quando c’è la luce del giorno, le escursioni nei luoghi più belli della città sono fantastici ma la sera c’è da godersi un altro mondo: quello dei locali e della gente. Le tante iniziative hanno fatto in modo che i locali siano stati pieni praticamente ogni sera. E qui io ho trovato il mondo. Ho avuto la fortuna di fermarmi una settimana per motivi di studio e ogni sera ho trovato amici vecchi e nuovi a Matera. Le chiacchiere fra persone che si incontrano qui da tutto il mondo sono una esperienza irripetibile. Mi ha ricordato i tempi del mio Erasmus a Barcellona! Nella mia settimana materana ho incrociato tutto il mondo: dai tedeschi agli americani. Un sorso, una chiacchiera, un ricordo sulle mattinate a visitare le bellezze della città ed è stato subito amicizia. Ecco questa Matera per me è sinonimo di amicizia.

Leggere è un’attività che dovrebbe fare parte delle nostre giornate ogni giorno, ogni anno. C’è però un mese dell’anno che l’Italia dedica alla lettura. Si tratta de “Il Maggio dei libri”. Tema dell’edizione 2019 è “Se voglio divertirmi leggo” e per scoprire le iniziative che si tengono in tutta Italia, e per segnalarne sempre di nuove, si può consultare il sito www.ilmaggiodeilibri.it. Nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, “Il Maggio dei Libri” è una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. Tutti possono contribuire organizzando iniziative che si svolgano fra il 23 aprile e il 31 maggio e registrandole nella banca dati della campagna, sul sito ufficiale. Nella sua missione, “Il Maggio dei Libri” coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati. In Italia ma non solo: ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in Argentina (Buenos Aires e Morón), Belgio (Liegi e il sito Unesco Blegny-Mine), Brasile (San Paolo), Canada (Toronto), Croazia (Albona e Zara), Francia (Lione e Parigi), Germania (Berlino), Grecia (Atene), Perù (Lima), Romania (Bucarest), Spagna (Barcellona), Svizzera (Lugano e Poschiavo) e Turchia (Smirne).

Chi dice che le nuove generazioni siano fatte solo di social e realtà virtuali si sbaglia di grosso. La dimostrazione di ciò arriva da una scuola di Siracusa. Gli studenti dell’Istituto comprensivo “Paolo Orsi” della città siciliana, infatti, hanno deciso di donare dei libri ai pazienti dell’ospedale “Umberto I”. Il titolo dell’evento, voluto dalla preside Lucia Pistritto, si chiama “Book therapy, la medicina ideale… leggere una pagina al giorno” e si terrà mercoledì 8 maggio, a partire dalle 16, nella cappella del nosocomio siracusano. L’occasione è giunta grazie alla campagna nazionale del “Maggio dei libri”, promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e che in questo caso specifico vede il coinvolgimento dell’ Avo – Associazione volontari ospedalieri. Saranno proprio gli studenti a consegnare nelle mani dei pazienti i libri che serviranno a trascorrere qualche ora un po’ più spensierata durante la degenza.

 

 

Lidia Ravera sta per lanciare la sua collana editrice. Lo farà al Salone internazionale del Libro a Torino, che si terrà dal 9 al 13 maggio, e avrà il nome di un suo romanzo del 2017 “Terzo tempo”. Un progetto che è subito piaciuto alla Giunti editore che editerà i romanzi scelti dall’autrice di “Porci con le ali”.

amore che dura copertina
L’ultimo libro di Lidia Ravera

L’annuncio è stato dato in un incontro che la scrittrice ha tenuto alla libreria Laterza di Bari dove, oltre a presentare la sua ultima opera “L’amore che dura”, ha raccontato di aver fatto la proposta direttamente a Sergio Giunti e di aver già pronti due titoli la cui uscita è prevista nei prossimi quattro mesi: “Non renderti ridicola” di Brunella Schisa e il romanzo d’esordio della sceneggiatrice Simona Giordano.

La Ravera ha spiegato che la collana “Terzo Tempo” racconterà degli amori over 60 e di quei “pochi uomini non folgorati dalla figlia della vicina di casa”.