Tutti a pregare, battere i piedi e cantare sulla voce divina di Aretha Franklin prima alla Berlinale 2019 e poi, il 4 luglio dello stesso anno, nel Teatro Antico del Festival di Taormina. Insomma il docu Amazing Grace, sul leggendario album della Franklin del gennaio 1972, va diritto al cuore.
Una performance realizzata circa cinquanta anni fa con il Southern Community Choir e il reverendo James Cleveland nella New Temple Missionary Baptist Church a Los Angeles.
Firmato da Alan Elliott, il film in sala dal 14 al 16 giugno con Adler Entertainment e i cui materiali furono girati all’epoca da Sidney Pollack e poi per motivi legali e tecnici mai videro la luce, racconta senza alcun commento il ritorno della regina del gospel da dove era partita, ovvero da quella chiesa dove Aretha e le sue due sorelle, Carolyn ed Erma, intrattenevano i fedeli del padre, il famoso predicatore battista C.L. Franklin. E questo prima che la cantante diventasse un’icona del soul e del R&B e quando aveva già all’attivo brani come Respect, I Say a Little Prayer, (You Make Me Feel Like a) e Natural Woman.
Nel documentario tanti brani di questo album (il diaco gospel di maggior successo di tutti i tempi), tra cui una straordinaria versione di undici minuti di Amazing Grace, ma anche Never Grow Old, la stupenda Wholy Holy e la corale Climbing Higher Mountains.