Il Rossini Opera Festival e la Toronto City Opera hanno stretto un accordo di collaborazione, favorito e sottoscritto da Aspes spa, che ha per oggetto obiettivi artistici e di promozione culturale. Hanno firmato il documento il presidente del Rof Daniele Vimini, il presidente della Toronto City Opera Mark Wilson e quello di Aspes spa Luca Pieri.
Tra gli obiettivi artistici figurano la realizzazione di recital rossiniani e concerti lirici con cantanti dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival; la creazione di un circuito per le audizioni per la selezione dei cantanti dell’Accademia in Canada al fine di implementare il network internazionale già avviato a New York, Mosca, Seoul (dal 2022) e Pesaro; l’organizzazione di Masterclass di canto rossiniano in Canada; l’organizzazione di un Rossini Mini-Festival a Toronto con la diffusione in digitale di opere provenienti dal catalogo del Rossini Opera Festival; coproduzioni e noleggi di allestimenti del Rossini Opera Festival; corsi di formazione riconosciuti per le professionalità teatrali. Dal punto di vista culturale è prevista la divulgazione del progetto “La Cucina di Gioachino Rossini-Rossini Gourmet”, realizzata con il coordinamento di Aspes spa per promuovere la cucina italiana e le aziende della ristorazione e dell’agroalimentare. La Toronto City Opera è la più antica compagnia operistica della città canadese, nella quale è presente una numerosa ed attiva comunità italiana. È stata fondata nel 1946 da James Rosselino come laboratorio didattico nell’ambito della Central Technical School; a Rosselino è succeduto nel 1950 Enrico Vinci, docente di Canto al Conservatorio di Toronto. Nel 1967 Giuseppe Macina ne ha rilanciato l’attività dando vita nel 1971 al Toronto Opera Repertoire, nel 1980 confluito nella Toronto City Opera.
L’attuale General Director Richard Paradiso è di origini lucane, ed è stato insignito del premio Mondi Lucani nel 2020 dalla Basilicata Cultural Society di Toronto. L’auspicio della presidente dell’associazione Mondi Lucani, Maria Andriulli, è che presto anche Matera e la Basilicata possano partecipare ad attività e progetti previsti dal protocollo.