David Pelham ha progettato questa copertina, ormai diventata un simbolo, dieci anni dopo la pubblicazione originale del libro, nel 1962.
Essendo Alex DeLarge il protagonista e narratore della sua storia non poteva non essere presente anche nell’immagine di copertina dove lo scorgiamo con indosso la tipica bombetta nera e l’occhio metallico che ricorda uno degli ingranaggi tipici degli orologi analogici.
Secondo Burgess l’uomo è un orango azionato da meccanismi a orologeria e da questo nasce l’associazione fonetica tra la bestia e il frutto (orange).
L’occhio di Alex è un occhio vigile e ricettivo: pronto a scatenarsi all’evenienza.