“E se c’è amore in questa vita, non c’è ostacolo che non può essere abbattuto”
4 maggio 2021
1 anno di noi
A te che hai sempre creduto in me dal primo giorno che mi hai incontrata…
A te che ogni giorno riesci a rendermi la ragazza più felice del mondo…
A te che amo da un anno e lo farò per il resto della mia vita…
Una volta una persona mi ha detto di lottare per raggiungere i miei sogni e io ho sempre detto che non potevo farcela, non ero in grado, come non sono stata in grado in 18 anni di affrontare realmente le mie paure; la stessa persona mi ha detto che le paure sono per i forti e che se non si ha paura non si va da nessuna parte. Dopo tante riflessioni un giorno mi sono chiesta che cosa bisogna fare in questo mondo per essere veramente felici, poi mi sono guardata intorno e ho capito che la felicità non esiste o se esiste, quanto dura? O meglio quanto la facciamo durare noi?
Qualcuno dice che la felicità non esiste, che la felicità sono i soldi, che la felicità è solo dei bambini, ma nessuno si è mai realmente chiesto perché; forse perché siamo noi stessi a negarcela, siamo noi stessi a mandarla via. Io credo che la mia felicità è in tutte quelle cose che non noto: la mia felicità è mia madre che nonostante tutto è riuscita ad andare avanti; la mia felicità è mio padre che nonostante non sia presente ha sempre un pensiero per me; la mia felicità è mia sorella con i miei nipoti che amano tanto zia Anna e la cercano sempre; la mia felicità sei tu che mi hai accettata per quella che sono.
Un giorno ti ho detto che volevo scrivere un libro e tu hai creduto in me; un giorno ho aperto una pagina instagram di poesie e tu non hai riso per le sciocchezze che ho scritto; un giorno ti ho scritto una lettera su come avrei raccontato ai nostri figli come ci eravamo conosciuti. Un giorno ho preso il computer è mettendo tutte queste idee assieme ho capito cosa dovevo fare, ho capito che era arrivato il momento di posare i libri sulle mensole e scriverne uno mio. Un giorno voglio solo che i miei figli o addirittura i miei nipoti aprano questo libro è leggeranno la storia d’amore più bella degli ultimi 50 anni, almeno per me.
Aprile 2020
Mentre la vita passava lenta e il mondo si era fermato a causa del Covid-19, stavo per cambiare la mia vita in meglio senza saperlo. Avevo 17 anni e mi sembrava di avere il mondo contro, mi sembrava che tutto succedesse a me senza un motivo e in più ci fu la pandemia a bloccarmi. Il mio sogno più grande era quello di scrivere un libro anche se non ero molto convinta di farcela, non credevo in me. Era all’inizio di aprile quando mentre ero su instagram mi salta all’occhio un ragazzo, si chiamava Livio e mi sembrava affascinante quindi decisi di contattarlo senza pensarci due volte.
Non so se avete mai sentito la frase “quando stai bene con una persona il tempo vola”, era la cosa che ripetevo ogni volta che finivamo di parlare al telefono, ed è proprio vero che quando stai bene con una persona il tempo vola, forse te ne innamori anche di questa persona, ti innamori di tutti i piccoli particolari, così piccoli che neanche te ne rendi conto o fai finta che sia solo un illusioni della tua mente. Ma poi un giorno ti accorgi che queste illusioni sono reali e che non riesci a vivere senza la presenza di lui nella tua vita, e te ne accorgi di notte quando decidi di rivelare i tuoi sentimenti, perché è vero, dopo la mezzanotte tutti diventano più confidenziali.
30 Aprile 2020
“Sai a volte mi sembra di vivere in una favola, la favola che stai costruendo appositamente per me, solo per me. Sto capendo tante cose nell’ultimo periodo. Ora so che se mi sveglio la mattina c’è qualcuno che davvero è interessato a sapere come sto e non me lo chiede solo per gentilezza , qualcuno che mi fa sorridere sempre anche quando di sorridere non è ho voglia. Come già detto in passato io quando devo dire una cosa non aspetto ricorrenze, perché la devo dire e basta. Come le tante frasi già fatte da internet ti dico che sei stato un arcobaleno dopo la pioggia, si banalissima come frase ma a volte è veramente significativa perché per tanto ha piovuto nella mia vita è nessuno di passaggio che mi prestasse un ombrello e oggi ci sei tu, che oltre a porgermi l’ombrello ci rimani anche con me. Sono un sacco di esempi lo so, probabilmente domani rileggendo ciò mi sento stupida per quel che sto scrivendo ma l’importante che in un modo te lo dimostro. Non riesco a togliermi quel maledetto sorriso dalla faccia quando sto con te, e anche sta sera che ero molto pensierosa sei riuscito a farmi dimenticare tutto, amo quel momento che si crea tra di noi, ma odio tutti gli abbracci che non ti posso dare. Ogni tanto ho paura che questa favola abbia una svolta, qualcosa di cattivo, come Gaston che vuole uccidere la bestia o l’uomo nero che impedisce l’amore tra il principe e Tiana, ma come in quelle favole, che tu gentilmente ti vedi tutte le sere con me, so che al tuo fianco si può sconfiggere tutto il male che ci può distruggere. Non desideravo altro dalla vita, qualcuno che ha dato una svolta e spero per sempre. Scusa per tutti i complimenti che non accetto ma delle volte non mi sento neanche abbastanza per te, e so, almeno spero, che non è così. Grazie per avermi reso la ragazza più felice del mondo.
Buonanotte”
4 maggio 2020
Quello che doveva essere un semplice lunedì, in una settimana si trasformò nel giorno più bello degli ultimi due mesi. Finalmente potevamo uscire e finalmente potevo rivedere le mie amiche e i miei nipoti, ed anche se era maggio e la fine della scuola era vicina insieme alle 1000 verifiche da fare, quel giorno la scuola era uno dei miei ultimi pensieri, mi dovevo solo preparare per bene e uscire di casa come se fosse la prima volta nella mia vita. Proprio mente mi stavo preparando arriva quella telefonata inaspettata, quella telefonata che probabilmente è durata due secondi, il tempo di realizzare se ero sveglia. Di fretta e furia misi le scarpe e la mascherina, ero così tremendamente felice che non aspettai neanche l’ascensore e feci le scale di corsa e solo quando arrivai giù capii che non stavo sognando. Lo vidi fermo lì, con gli occhi lucidi e pieni di speranza, come se in quel momento fossi la cosa più importante della sua vita così corsi verso di lui e lo abbracciai come non ho mai fatto con nessuno in vita mia, e non mi interessava se c’era il covid o se mia mamma mi avrebbe sgridata perché non dovevo abbracciarlo, lui era lì e dopo un mese di videochiamate l’unica cosa che desideravo era perdermi in un suo abbraccio. Inutile negarlo da un abbraccio poi c’è stato un bacio, forse anche due, ma forse ne erano molti di più. Ed è così che il 4 maggio del 2020, in quei 5 secondi di abbraccio, ho conosciuto la mia felicità.
“C’è il momento in cui guardi una persona e capisci di aver trovato il tuo posto. Non è questione di chimica, non è istinto: è amore, è guardarsi e capire di essersi sempre cercati.”
I giorni passavano velocemente e io mi contavo ogni singolo minuto ogni volta che lui mi diceva che stava venendo da me. Iniziavo alle 15.00, “A che ora hai il treno? Sei arrivato alla stazione?” nonostante sapessi che il treno passava alle 15.30, ma l’ansia predominava i miei pensieri, e se da un lato ero impegnata a fargli domande continue, dall’altro lato mi chiedevo se ancora gli piacevo, se quei 20 minuti di treno gli avessero fatto cambiare idea su di me. Mi ricordo che la prima volta che ci siamo visti, avevo un’ansia assurda, avevo quasi vergogna e avevo paura che mi diceva che in realtà mi riteneva solo un’amica, poi mi ha baciato prima con la mente poi con gli occhi ed in fine con la bocca ed è stata la sensazione più bella della mia vita, credo una sensazione nuova, mai provata prima o se mai l’ho provata, l’ho dimenticata del tutto.
Era il 15 maggio del 2020 quando la prima volta è venuto a casa mia, mi portò una rosa e aiuto me e la mia amica in una sorpresa per un compleanno. Conobbe mia mamma, mia sorella e mia nonna e in più ci rimise anche con una bella figuraccia con mia mamma, che in realtà si rivelò una svolta: in solo 1 ora era entrato nelle grazie della mia famiglia. Rendeva felice me ed automaticamente rendeva felice la mia famiglia. Ricordo che quel mese di maggio, nonostante avesse la maturità veniva un giorno si e uno no, ansi a volte veniva anche due giorni consecutivi solo per vedermi, solo perché stare con me era una delle sue priorità maggiori, solo perché quando stavamo insieme tutto il mondo che era intorno a noi scompariva e restavamo soli anche quando eravamo in mezzo alla gente. Le favole non esistono ma con lui ogni giorno per me era una favola nonostante le complicazioni e come in ogni favola c’è quell’avvenimento che sconvolge tutta la storia e noi proprio alla fine di quel lungo maggio abbiamo stravolto questa storia rendendola ancora più passionale.
“Forse un giorno saremo due persone che s’incontrano di nuovo per la prima volta”
Certe cose non vanno dimenticate, non vi scandalizzate se mi ricordo la data, mi ricordo sempre tutto.
L’estate è alle porte, la scuola è finita e anche la sua maturità ormai era andata, avevamo festeggiato 1 mese e lui mi portò un dolcino,per festeggiare, mentre io gli diedi la prima di una lunga serie di lettere. Sono sempre stata un inguaribile romantica, mi piaceva scrivergli le lettere cartacee e dargliele di persona, forse un po’ all’antica ma sicuramente la cosa più romantica che esista.
4 Giugno 2020
“Amore mio,
già siamo arrivati ad un mese di noi. Sembra ieri che ti ho conosciuto ed ora guarda un po’. Ti sto scrivendo questa lettera per vari motivi: Il primo è che Ti Amo, il secondo è per ringraziarti, il terzo (banale), è che preferisco scrivere le cose a mano rispetto un semplice messaggio . Se un mese fa non facevi questo grande passo di venire da me sconfiggendo un nemico che è più forte di noi, ora probabilmente ancora dovevamo vederci. L’altro giorno me l’hai detto stesso tu che tutto ciò è destino, il nostro destino, e anche se mi chiedo spesso se stiamo correndo troppo poi cambio idea perché con te vale la pena tutto. Hai accettato il mio passato come se fosse il tuo. Ricordati che io mollo facilmente ma stanne sicuro che se in questo periodo se non c’eri tu sarei crollata da un bel po’ di tempo. Abbiamo discusso molto del nostro passato con la paura di non accettarsi a vicenda, ma io ‘ci sbatto la testa al muro pur di migliorarti la vita’, come tu fai con me tutti i giorni e spero per il resto della mia vita. Come cerchi sempre di farmi stare bene, io cerco di evitare le cose negative, perché quando sto con te nulla mi può sembrare negativo. Chissà se ci siamo incontrati proprio per salvarci la vita a vicenda, perché tutte le volte che potevamo mollare non l’abbiamo fatto e siamo arrivati a noi. Come è volato questo mese eh? Ma soprattutto quante ne abbiamo già passate, e questo è solo l’inizio vero? Perché io già ti immagino per il resto della mia vita, accanto a me. Tu per me già sei l’uomo della mia vita, quello che un giorno sarà il padre dei miei figli. Si ti devo ringraziare per molte cose che hai fatto, ma la più importante è stata rendermi la ragazza più felice del mondo. Grazie perché mi stai insegnando a lottare anche quando si perde. Grazie perché hai riempito quei vuoti incolmabili lasciati da chi nella mia vita era stato solo di passaggio. Ora che mi ritrovo a piangere qui , non so se la mia vita vuole il mio male come pensavo prima, ansi ora credo che la vita mi stia sorridendo dicendomi che c’è l’ho fatta, ma tutto questo solo grazie a te . Sarò al tuo fianco, oggi, domani e per il resto della mia vita. Lo so che non è un periodo facile ma ricordati che io “ero un tuo volere non un tuo scopo”.
La tua piccola”
I mesi passavano e noi eravamo diventati una cosa sola. A due mesi mi ha regalato il carillon della Bella e la bestia ed io gli ho dato un piccolo bracciale rosso che simboleggiava “il filo rosso del destino”, quella leggenda che narra che nel mondo noi siamo legati alla nostra anima gemella tramite un filo rosso. Credo che lui sia proprio il mio filo rosso, la mia anima gemella, colui che mi ha salvato da un mondo crudele che mi aveva fatto perdere tutte le speranze. Immaginavo il futuro con lui tutti i giorni e non vedevo l’ora che arrivasse il momento giusto per avverare questo mio grande sogno. Lui iniziò a lavorare e si prese la patente; iniziammo a vederci sempre di più e finalmente io stavo realizzando il sogno di avere una relazione perfetta, ma non vi credete che sempre tutto va per il verso giusto, ansi delle volte va tutto male ma credetemi che insieme abbiamo superato tanto. La relazione perfetta non esiste per nessuno, tantomeno per noi, siamo noi a volerla rendere speciale, perfetta a modo nostro. Mi diceva sempre che non dovevo progettare il futuro perché portava male e io invece ogni giorno facevo delle ipotesi assurde sul nostro futuro: dove abiteremo, quanti figli faremo e come li chiameremo, avevamo deciso per Marco ed Emanuela, chissà se ora è stata realmente presa questa decisione. Ero così decisa a passare il mio futuro con lui che un giorno gli ho anche scritto una lettera particolare. Era inizio luglio e ero rimasta senza telefono per una giornata, mi mancava tremendamente e non sapevo come contattarlo, ci sentimmo solo per il buongiorno e per la buonanotte e quella notte la sua mancanza si faceva sentire tremendamente, così presi foglio e penna e …
9 Luglio 2020
“Caro amore mio,
questa giornata lontano dai social e sfortunatamente anche lontano da te mi ha fatto riflettere un po’. Tante volte ci ritroviamo a parlare del nostro futuro, di come chiamare i nostri figli, del lavoro dei nostri sogni, dei viaggi che faremmo insieme e di tante altre cose. Ogni tanto ti chiedo come racconterai la nostra storia ai nostri figli, ma io non ti ho mai detto come gliela racconterei io:
Era il 3 aprile 2020, nel bel mezzo di una pandemia “Covid-19”, erano le 3.00 di notte e non mi ricordo bene se faceva freddo, anzi credo si respirasse un aria quasi estiva, ma nonostante ciò io ero infilata sotto le coperte. La quarantena portava molta noia tanto che ogni settimana provavo a fare qualcosa: una volta un puzzle, una volta volevo suonare la pianola, una volta ho letto un libro ecc … ma proprio quella notte decisi di aprire quest’app e di scrivere ad una persona totalmente casuale. Il mio sguardo cadde su un ragazzo che come informazioni aveva solo la località ‘Napoli’, ma oltre alle foto dove non sembrava il mio tipo, aveva una foto in divisa di non so bene cosa ma ciò mi incuriosiva molto. Lo contatto e dopo un po’ di conoscenza mi sembrava antipatico, quasi quasi non volevo neanche più parlarci, ma con il passare del tempo notavo che i suoi messaggi di buongiorno mi facevano stare bene. Ricordo una data particolare, 11 aprile 2020, dove per la prima volta mi aprii mostrando le mie debolezze e mi congratulai con lui per ciò che faceva, ‘ Protezione Civile’, e si, in quel periodo papà è stato un grande eroe nonostante la sua giovane età ed il rischio che correva tutti i giorni . Il 12 aprile, nonché il giorno di pasqua tra una cosa e l’altra ci siamo dedicati la nostra prima canzone “Viceversa”e subito il giorno dopo ci siamo scambiati i numeri e parlato fino a notte fonda di cose assurde e dei problemi che ci hanno colpito durante la nostra vita, abbiamo riso e pianto insieme e nonostante la quarantena ci sentivamo vicini. Abbiamo visto film e programmato progetti scolastici , tutto tramite uno schermo. Un giorno mi ha giurato che alla fine della quarantena la prima persona che avrebbe incontrato sarei stata io, e alla domanda ‘ è un tuo scopo?’ lui mi rispose ‘è un mio volere’. Inutile girarci intorno, il 4 maggio 2020, Conte aveva annunciato l’avvio della fase due, dove potevi incontrare parenti e fidanzati. Il 4 maggio 2020 alle ore 17.27 ci siamo abbracciati come se ci conoscessimo da sempre, e questa volta non tramite uno schermo. Il 30 aprile gli avevo confessato il mio amore e il 3 maggio, all’insaputa di ciò che sarebbe successo il giorno dopo, gli ho detto per la prima volta ‘Ti amo’. Ora è tutta storia, siamo fidanzati da due mesi ma io ho già visto come sta diventando maturo, con il diploma, la patente e un lavoro, lui vedrà maturare me pian piano ma state certi che all’altare ci siamo arrivati. Non c’è distanza, ne difficoltà, ne quarantena a fermare due persone, perché ricordate sempre che se c’è amore in questa vita, non c’è ostacolo che non possa essere superato. Ecco cosa racconterò o cosa leggeranno i miei figli, quanto ti ho amato e i amerò per il resto della mia vita.
Ti amo, la tua piccola.”
E anche se mi ha sempre ripetuto che il futuro non si progetta, io non riesco ad immaginarmi un futuro senza di lui. Ormai l’estate era terminata ed era stata la più bella della mia vita, ogni attimo che ho passato con lui era un ricordo speciale e indelebile; mi ha fatto conoscere nuovi posti e nuovi amici; ha deciso anche di presentarmi sua sorella che sin da subito mi ha fatto sentire a mio agio; mi ha aperto gli occhi su tante cose e mi ha fatto capire che d’avanti ai problemi non ci si deve buttare giù. Il 4 settembre facevamo 4 mesi e io ricordo particolarmente quel giorno: eravamo in macchina quando per la prima volta scoppiai a piangere nelle sue braccia dimostrando più del solito le mie debolezze e le mie paure e lui mi disse che dovevo trovare la forza perché ne avevo tanta solo che non volevo dimostrarla. Da quel giorno ci ho pensato tanto a quelle parole ed ho capito che potevo essere forte anche da sola ma tutto ciò l’ho capito solo grazie a lui e io non so come ringraziarlo per ciò.
Fidanzarsi in piena pandemia non porta molti benefici e spesso porta a delle limitazioni. Ad ottobre del 2020 abbiamo fatto i conti con tutti i decreti e l’Italia a colori, e mentre ci godevamo gli ultimi attimi di libertà, tutto stava cambiando. Misero il coprifuoco alle undici, quindi ogni volta che uscivamo il tempo diminuiva e ogni volta che ci vedevamo avevamo paura di vederci per l’ultima volta chissà per quanto tempo; ogni viaggio di ritorno a casa mi facevo un pianto che puntualmente diventava sprecato perché la settimana dopo ci rivedevamo. Ricordo che addirittura gli ho portato il regalo di compleanno prima perché avevo paura di non vederlo il giorno esatto del suo compleanno, che poi per fortuna riuscimmo a vederci ed io ero felicissima perché in quel giorno riuscivo a stare con lui nonostante tutto. Il coprifuoco diminuì dalle 11 alle 10 e il tempo diminuiva ancora di più, così iniziammo ad uscire alle sei del pomeriggio quasi sempre senza una meta, l’importante era uscire e vederci. Poi arriva novembre, precisamente era il 14 novembre, e lì il pianto non fu così sprecato. Dal 16 novembre la Campania sarebbe passata in zona rossa e ciò significava che non potevano esserci spostamenti tra i comuni quindi noi non potevamo vederci chissà per quanto. Iniziammo a fare videochiamate un giorno si e uno no e ogni giorno controllavo i nuovi decreti ma di vederci se ne parlava a dicembre direttamente, che poi in realtà non potevamo vederci neanche in zona arancione ma l’amore ti porta a tutto. Fu un mese veramente difficile sia per me che per lui. Io piangevo un giorno si e quello dopo pure per colpa della scuola, lui era molto indaffarato con il lavoro e ci trovavamo in situazioni dove non riuscivamo neanche a chiamarci la sera. Era inizio dicembre e non se ne parlava proprio di passare in zona arancione e per la prima volta festeggiavamo il mesiversario lontano e lì iniziai a crollare ma come ho detto prima per amore si fa tutto ed è per questo che si presentò sotto casa mia nonostante la zona rossa. Fu un pomeriggio magnifico, passò velocemente ma non potevo crederci che ero di nuovo tra le sue braccia. Tornò la zona arancione e lui venne a pranzo da me per la prima volta e anche lì fu un pomeriggio indimenticabile, lo passammo sotto le coperte a guardare dumbo e lì , dopo sette mesi, mi resi conto che lo amavo ogni giorno sempre di più e che non potevo stare lontana da lui.
14 dicembre 2020
“Quando sei entrato nella mia vita non avrei neanche immaginato a quest’ora dove sarei stata. Era l’inizio della primavera, una primavera un po’ strana e se ti chiedi il perché basta dirti che era il 2020. Avevo perso tutti i miei sogni, tutto il mio romanticismo, tutte le mie speranze, mi ero rassegnata ad una vita che non mi rendeva felice. Odiavo me stessa per quello che ero diventata e non avevo più fiducia in nessuno. Sei arrivato tu, con la tua sfacciataggine sei riuscito ad entrarmi nella mente e in seguito nel cuore; mi ricordo tutto e solo a rileggere certi messaggi mi si ferma il pianto in gola, solo al pensiero che è arrivato qualcuno a stravolgermi così tanto la vita. Esprimo troppo amore e lo so ma a volte non riesco neanche ad esprimere tutto il mio amore, tutte le emozioni che provo solo quando mi sfiori, quando mi prendi per mano, quando mi guardi negli occhi, quando ci perdiamo in quei baci appassionati e ogni volta che ci fermiamo ci scappa quella risatina come a dire “baciami ancora”, quando litighiamo, quando mi accarezzi i capelli, quando siamo in macchina e mi tiri a te per abbracciarmi, quando oggi a tavola mi hai messo il braccio sulla spalla e mi hai tirato per darmi un bacio sulla guancia, potrei fare ancora tanti altri riferimenti, ma mi fermo a questi per farti capire che solo con questi piccoli gesti tu riesci ad esprimere più amore di quanto io riesco a fare normalmente. Ti ho amato dal primo istante e lo farò per il resto della mia vita, come sarà sarà, tu resterai per sempre una parte di me, la più bella, la parte di me che dopo anni è tornata a sorridere ed essere forte. Se il destino ci ha fatti incontrare e perché noi ci completiamo perfettamente, in verità non so io come ti completo ma tu mi completi perché sei forte, quella parte forte che mi manca ma solo grazie a te sta tornando. Sono rimasta senza nessuno ma finche ho te al mio fianco ho tutto. Cosa mi porto da 7 mesi è un amore infinito per te, oggi sicuramente l’unica cosa che mi porto è la felicità di questo pomeriggio passato insieme e il tuo profumo sul cuscino che mi ha dato ispirazione per questa lettera è mi ha fatto scendere anche una lacrimuccia di malinconia. Ti amo così tanto che non riesci neanche ad immaginarlo.
Per sempre la tua bimba.
Buonanotte”
Purtroppo la zona arancione durò molto poco a causa delle vacanze natalizie, dovevamo passare il primo natale insieme ed invece no, ci trovammo addirittura a passare un altro mesiversario lontani. L’unica gioia che ci portava quella zona rossa era quella che probabilmente al mio compleanno eravamo zona gialla e quindi potevamo vederci.
Gennaio 2021
Era passato il 2020, tutti festeggiavano perché sembrava la fine di un incubo, quando in realtà era solo un altro inizio, io festeggiavo perché quello era il mio anno, sarei diventata maggiorenne e neanche ci credevo e stentavo a crederci anche che io e Livio avremmo fatto già un anno, mi sembrava che il tempo fosse passato troppo veloce, ansi era passato troppo veloce. Quel mese di gennaio che sembrava una boccata d’aria a tutti, nei mesi successivi sarebbe poi diventato un inferno ma per mia fortuna il 6 febbraio tutto andò liscio. Mi svegliai alle 7, era il giorno del mio 18esimo compleanno e io ero così emozionata ma allo stesso tempo non era il compleanno che desideravo anche se mi è andata meglio delle mie amiche che non hanno potuto festeggiare neanche un minimo. Quel giorno l’attenzione era tutta concentrata su di me: mamma mi aveva regalato delle rose le mie amiche mi avevano fatto una sorpresa trasportandomi nel mio cartone animato preferito, ma l’unica persona che aspettavo era lui, non vedevo l’ora di vederlo e di abbracciarlo per scappare da tutte le emozioni di quel giorno, non vedevo l’ora che veniva perché lui era l’unico capace di riempire quel vuoto che avevo, quello che purtroppo mio padre quella sera non era a festeggiare lì con me. Pur di non farmi sentire la sua mancanza mi ha regalato un orso gigante che nei giorni seguenti mi ha causato il problema di dove metterlo ma che poi ho incastrato con molta delicatezza sul letto; la cosa che più mi stupì e che la sua famiglia, nonostante non mi conoscesse bene, ha avuto un pensiero per me nel mandarmi dei regali, mentre lui mi conosceva così bene che mi ha regalato l’anello della bella e la bestia, la mia favola preferita, quella dove ci rivedo molto la mia vita. Ricordo che ci furono così tante emozioni che on riuscii a dirgli nulla, l’unica cosa che facevo era perdermi nei suoi baci.
6 febbraio 2021
“Amore mio,
Eccomi qui a fine serata a dirti innanzi tutto scusa, scusa se non ho avuto la reazione che ti immaginavi e se non ti ho considerato molto ma sono qui per dirti soprattutto Grazie.
Grazie perché questo giorno non era lo stesso senza di te, accanto ad una principessa ci deve essere sempre un principe e tu sei il principe perfetto. Mi ritrovo a guardare l’anello e penso a quanto sono fortunata e quanto mi ami, mi ami veramente tanto eh?
Da quando ti ho incontrato il mio sogno era solo venire a ballare un lento con te, come una principessa che va incontro il suo principe. Oggi non è stato così ma succederà e non solo una volta ma due. La prima vestita di rosso, la seconda di bianco.
Ti amo alla follia.
Grazie amore mio senza di te questo giorno non sarebbe stato lo stesso”
Fu un compleanno indimenticabile nonostante tutto, grazie a lui ma in realtà grazie a tutti quelli che lo resero speciale a modo loro.
Passato il mio compleanno ci fu il nostro primo san Valentino e il modo migliore per passarlo era quello di conoscere finalmente i miei suoceri, che sin da subito mi hanno fatto sentire speciale e soprattutto mi hanno fatto sentire in famiglia. Erano passati già 9 mesi che stavamo insieme e io ricordo che all’inizio che ci fidanzammo gli ripetevo sempre che quando avrei fatto 18 anni, noi avremmo fatto 9 mesi e quando ormai ci eravamo arrivati mi sembrava surreale. Febbraio passò molto velocemente ma gli ultimi due giorni mi regalarono emozioni uniche. Il 27 febbraio andai a pranzo per la prima volta da Livio e io e la mamma facemmo un dolce, mentre la sera restammo da me e fu una sera piena di emozioni e piena di confessioni, lì mi sono aperta ancora una volta, gli ho detto ciò che provavo nonostante fosse passato del tempo e che anche se il futuro non si progetta, gli dissi che non vedevo l’ora di costruirmi una vita con lui e vederlo in lacrime mi sciolse il cuore, mi tolse tutti quei dubbi che ogni tanto mi tornavano in mente: “gli piaccio ancora?” “sono troppo pesante’”, e gli mostrai anche che nonostante il tempo io avevo ancora vergogna di mostrarmi a lui per quello che ero. Il 28 febbraio invece dopo molto tempo uscimmo con i miei migliori amici e non credo che ci sia cosa più bella di trovarsi del tempo da passare con la persona che ami e le persone che ti sono state vicino nei momenti difficili nonostante gli alti e i bassi che ci sono stati. Ma quell’uscita si rivelò fatale poiché una delle mie amiche uscì positiva al Covid-19 e quindi in quella prima settimana di marzo mi toccò fare il tampone che per fortuna era negativo. Era il 6 marzo quando feci il tampone e anche se uscii negativa , quella giornata sarebbe stata tragica, l’ 8 marzo la Campania tornava zona rossa per chissà quanto tempo. Quella sera fu veramente tragica e le prime settimane sembravano interminabili e in più un altro mesiversario lontano, l’ultimo per giunta, 11 mesi. Quando abbiamo fatto 11 mesi ho iniziato a fantasticare su che regalo potevo fargli ad un anno, e ho deciso di fargli un bracciale collegato al mio, ma ho scoperto che a Livio non garbano tanto i bracciali e allora avevo bisogno di stupirlo e così ho pensato a come combattere questa mancanza che mi sta uccidendo e il modo migliore per farlo era quello di rivivere la nostra storia.
Un giorno una persona mi ha detto di lottare per raggiungere i miei sogni, ed eccomi qui, quella persona eri tu e io ho cercato di dimostrarti che in piccoli passi cererò di realizzare i miei sogni. Questo è solo l’inizio, ansi è quasi nulla, ma io ci ho provato e continuerò a provarci. Questa è solo la nostra storia, che non potrà mai superare i romanzi più famosi del mondo ma sicuramente resterà uno dei “libri” più belli che io abbia mai letto. Spero che ciò ti avrà stupito un minimo, anche se te lo aspettavi lo so, non so mantenere i segreti.
A proposito, quanto dura la felicità? La mia dura da quando sei entrato a far parte della mia vita esattamente il 4 maggio del 2020. Buon Anniversario amore mio.
Ti amo da morire
Con amore la tua piccola
To be continued…
Anna Romito, Torre del Greco