«Se io fossi Maradona» avrei ai miei piedi dorati anche il mondo dell’arte. Proprio la frase «se io fossi Maradona» è quella che ripete in continuazione Manu Chao nel brano La Vida tòmbola. Una delle tante canzoni dedicate al Diez scomparso all’età di 60 anni fra lo sgomento planetario e sulla cui morte pare che la parola fine non sia ancora apponibile.
L’universalità di Maradona è cantata, letteralmente, anche da chi col calcio non ha dimestichezza. Proprio questo sta a sottolineare quanto Maradona sia un parametro. E lo è anche per l’arte. Per la musica che gli ha dedicato molte canzoni. Di Manu Chao abbiamo già detto ma la track list sul Pibe de oro fa segnare altri brani. Spotify ne segnala oltre 50.
La fenomenologia minima delle influenze maradoniane nella musica ci impone di citare Rodrigo con La mano de dios, forse la più famosa di tutte queste canzoni, e Mano Negra con Santa Maradona.
Oltre ai cori da stadio, oltre Napoli, diversi sono gli artisti italiani che hanno posato la loro voce sulle ali del 10. Jovine, lo storico bassista dei 99 Posse, ha cantato ‘O reggae ‘e Maradona; Canova con Maradona; Francesco Baccini con Diego Armando Maradona, stesso titolo di una canzone della Dark polo gang fino ad arrivare ai The giornalisti di Maradona y Pelé e, addirittura, nell’ultima edizione di XFactor 2020 viene citato nella canzone del gruppo La domenica dei Manitoba.
Certo, in queste due ultime canzoni Maradona ci appare più come vezzo per strizzare l’occhio al nome figo che alle gesta eroiche.
Maradona è letteratura, tanta letteratura. Se El Diez era un dio in campo, Osvaldo Soriano lo era nel proprio di campo: quello della letteratura sportiva.
Soriano, discreto calciatore argentino costretto a lasciare il calcio giocato a causa di un grave infortunio, ha rischiato di far venire Maradona al Torino sul finire degli anni Settanta consigliando il giovane Diego al suo amico Giovanni Arpino, scrittore e giornalista, di osservare quel calciator.
«Gli amici mi dicono che in un piccolo club di Buenos Aires, l’Argentinos Juniors, c’è la salvezza del Torino – scriveva Soriano ad Arpino – Si chiama Diego Armando Maradona, ha 18 anni ed è il più grande giocatore (anche se è basso di statura) degli ultimi 30 anni, costa credo 5 milioni di dollari. Se il Torino ha quei soldi è salvo. Poi non dite che non vi avevo avvertito. Come tutti sappiamo, il Torino non comprò Maradona. Ma il Boca prima, poi il Barcellona in Europa, infine il Napoli in Italia. All’epoca epicentro del calcio mondiale».
Ma oltre a Soriano, un altro grande sudamericano parla di Maradona definendolo una sorta di «miracolo». Si tratta di Sepulveda, anche lui tristemente scomparso in questo 2020. Ma le pubblicazioni e le citazioni su Maradona sono infinite.
Infinite come il talento che ha sfiorato la vita di tutti noi.
Francesco Cangemi