Dopo Mia madre “volevo tanto scrivere una commedia, ma non ci sono riuscito. Il prossimo film lo sarà. Almeno così mi sembra. È un soggetto originale scritto con Francesca Marciano, Federica Pontremoli e Valia Santella. E, dopo tanti anni, io ne sarò il protagonista”. Lo dice Nanni Moretti in un’intervista con Ilaria Ravarino sul nuovo numero di Elle Italia. Il regista di Tre Piani sottolinea di non pensare al piccolo schermo, come stanno facendo vari colleghi: “Tanti miei amici fanno le serie e poi vengono da me a lamentarsi: ‘Ma lo sai che ci hanno detto? Che il loro pubblico di riferimento sono i tredicenni che vedono le serie sul telefonino andando in metropolitana. E poi ci mandano all’ultimo momento i dialoghi cambiati, ci controllano e contestano le scelte degli attori, anche per i ruoli minori…’. Vengono da me e si lamentano per il modo di lavorare di Netflix, Amazon, Disney. Ancor prima che come regista, produttore, esercente io sono per il cinema in sala come spettatore. Finché sarà possibile scriverò e dirigerò e produrrò film per le sale”.
Durante l’intervista, il regista commenta anche la presenza sui set americani, per le scene di sesso, di consulenti per l’intimità: “Una scemenza totale. E comunque sul sesso mi pare che negli Stati Uniti non siano molto lucidi in questo periodo. Ho visto un brutto documentario in cui si metteva sullo stesso piano Harvey Weinstein, che ha commesso molti reati, e Woody Allen, che non ha commesso nessun reato”.
Tra gli altri temi, i tre film firmati da registe che il cineasta produrrà con la Sacher (Almost home di Carolina Pavone, Piazza di Karen Di Porto e Las leonas di Isabel Achaval e Chiara Bondi) e la sua prova da attore, diretto da Francesca Archibugi in Il colibrì, dal romanzo Premio Strega di Sandro Veronesi: “Pensavo fosse la quinta volta in trent’anni che mi proponeva un ruolo, invece Francesca mi ha ricordato che lo aveva fatto anche per il suo secondo film, Verso sera. Mi sembrava maleducato dirle di no per la sesta volta. Mi sono trovato benissimo: fare solo l’attore per me è veramente una pacchia”.